Prima si muore, poi si parla di sicurezza

cavatori al lavoro

Le chiamano “tragedie annunciate” proprio perché possono essere evitate. E allora perché si deve necessariamente aspettare che accada una disgrazia per capire che le cose devono cambiare?

Federico Benedetti di 46 anni e Roberto Ricci Antonioli di 55 sono deceduti pochi giorni fa travolti dalla frana di Colonnata, a Carrara, e purtroppo i due sfortunati cavatori entrano a far parte delle “morti annunciate”.

Lo dice anche il procuratore di Massa Carrara, Aldo Giubilaro: «Non mi sento di dire che ci siano condizioni di sicurezza accettabili all’interno delle cave di Massa Carrara, chi ha l’obbligo di mettere in atto le normative antinfortunistiche e rispettare le regole per la sicurezza dei lavoratori non lo fa, e chi dovrebbe controllare che ciò accada non è nelle condizioni per farlo».

 

Negli ultimi dieci anni nelle cave di Carrara ci sono stati 9 morti e 1.258 infortuni, e considerato che le giornate lavorative sono circa 250 l’anno, il conto è di un infortunio ogni due giorni.

 

Ci sono tre indagati per la tragedia di Colonnata: il titolare della cava, il direttore dei lavori e il responsabile della sicurezza. Per tutti e tre i reati contestati sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose.

Forse sarebbe stato utile conoscere le principali normative che riguardano la sicurezza nelle cave: sicurcave

Basta morire di lavoro!