Le donne tra vita, salute e sicurezza sul lavoro

una donna lavora nel campo edile e pensa alla sua sicurezza sul lavoro

Le donne tra vita, salute e sicurezza sul lavoro. Questo il titolo del convegno che si terrà a Milano il prossimo 8 marzo, proprio in occasione della giornata internazionale della donna. Organizzato dall’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AIFOS) per approfondire tutti gli aspetti relativi alla tutela della salute e sicurezza del mondo femminile, rappresenta la prima uscita ufficiale del Comitato Donne “SOFIA” dell’AIFOS al quale si deve questa importante iniziativa.

Molti studi hanno dimostrato che le donne lavoratrici sono maggiormente esposte rispetto ai colleghi uomini ai vari rischi e fattori ergonomici e psicosociali. E’ ormai provato che uomini e donne rispondono diversamente a una stessa esposizione di rischio e che la diversità dei ruoli sociali e impegni, per esempio con riferimento alla gestione della casa e dei figli, può influire sulle conseguenze dei rischi lavorativi.

Nonostante l’attenzione riservata alla valutazione delle differenze di genere da parte del Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008), nel nostro paese c’è ancora molto da fare per migliorare la situazione delle donne che lavorano. Lavoratrici che rappresentano, in Italia, più del 40% degli occupati.

Qualche dato:

10.000 infortuni ogni anno colpiscono le infermiere, mansione più a rischio di tutte le altre annoverabili nella sanità, con un terzo dei casi (32%). Seguono le operatrice socio-sanitarie (con il 10% del totale), le ausiliarie ospedaliere (5,3%) e le portantine (4,1%).

La caduta, con 5.500 casi, è la prima causa di infortunio per le donne, con il 23% del totale, quindi 4mila infortuni da movimenti sotto sforzo fisico e ben 851 gli infortuni da aggressioni o violenza da parte di estranei.

La quota di infortuni con esiti permanenti, pari al 3,4% del totale, è notevolmente inferiore a quella media nazionale (8%) e a quella di settori ad “alto rischio” come le Costruzioni (12%).

Per quanto riguarda le malattie professionali, il 90% dei casi ha interessato l’apparato muscolo-scheletrico e osteo-articolare.  Per le altre malattie professionali si registrano, invece, numeri molto più ridotti (poche decine di casi l’anno) sia per quelle “tradizionali” (malattie respiratorie, malattie cutanee, ecc.) che per quelle “emergenti” come i disturbi psichici e comportamentali, tra i quali vanno segnalati lo “stress lavoro correlato” e il “burnout”, un malessere lavorativo di natura psico-fisica che colpisce in modo particolare proprio gli operatori della sanità.

Il convegno Le donne tra vita, salute e sicurezza sul lavoro si terrà a Milano, dalle ore 14.30 alle ore 17.30, presso il Centro Congressi “Le stelline” in corso Magenta 61.